L'associazione tra diabete mellito e l'iperplasia prostatica benigna non è ben definita.
In uno studio caso-controllo è stata esaminata l'associazione tra diabete e ingrossamento prostatico benigno ( BPE ) utilizzando un database sanitario Longitudinal Health Insurance Database 2000 di Taiwan.
In totale, sono stati inclusi 20.152 pazienti con ingrossamento prostatico benigno come casi e 20.152 pazienti di età corrispondente senza ingrossamento della prostata come controlli.
E’ stato osservato che su 40.304 pazienti inclusi nel campione, 9.492 ( 23.6% ) avevano una storia di diabete mellito prima della data indice.
L’età media dei pazienti campionati era 65.9 anni con una deviazione standard di 12.0 anni.
Un test del chi-quadrato ha rivelato che vi era una differenza significativa nella prevalenza di un precedente diabete mellito tra casi e controlli ( 25.3% vs 21.8%, P minore di 0.001 ).
L’odds ratio ( OR ) di un precedente diabete per i casi è stato pari a 1.21 rispetto ai controlli.
Tuttavia, dopo aggiustamento per regione geografica, reddito mensile, livello di urbanizzazione, ipertensione, malattia coronarica, iperlipidemia, disturbo dell’uso del tabacco e obesità, l'associazione tra precedente diabete e ingrossamento benigno della prostata non ha raggiunto un livello statisticamente significativo ( OR=1.03 ).
L’ipertensione ( OR=1.25 ), la coronaropatia ( OR=1.40 ) e l’iperlipidemia ( OR=1.30 ) sono risultati tutti significativamente associati all’ingrandimento benigno della prostata.
Dallo studio non è emerso che gli uomini con una diagnosi di diabete mellito siano significativamente associati a iperplasia benigna della prostata dopo aggiustamento per le caratteristiche sociodemografiche e le comorbidità del paziente. ( Xagena2015 )
Chiu YL et al, Andrology 2015; 3: 933-936
Uro2015 Endo2015